Papini: “Insegnare il calcio significa trasmettere regole”

30 Gennaio 2020

Intervista all’allenatore degli Under 17 Simone Papini.

Simone Papini, allenatore della formazione Under 17, è un perugino verace: “Seguo il Perugia, la mia squadra del cuore, da quando sono piccolissimo. Andavo allo stadio con mio padre o vedevo le partite grazie alle prime televisioni satellitari del tempo. Sono cresciuto insieme ai ragazzi partendo dagli Esordienti fino ad arrivare agli Under 17 nazionali confrontandomi con squadre importanti come Roma e Napoli. Ogni occasione è una sfida per riuscire ad arrivare più in alto possibile”.

Il percorso però è stato lungo: “Sono arrivato al Perugia cinque anni fa. Prima di allora allenavo nei dilettanti a Ponte Valleceppi. Dal momento in cui sono approdato in biancorosso è partito un percorso molto formativo, anche un po’ difficile perché rispetto ai dilettanti gli aspetti da curare sono tanti. Siamo riusciti a costruire una famiglia, un insieme di ragazzi che hanno lavorato nel migliore dei modi possibili”.

Allenare la categoria Esordienti o una formazione Under 17 non è affatto la stessa cosa: “Quando i ragazzi arrivano a 16-17 cominciano a fare analisi critiche per cui l’allenatore deve essere più convincente, non solo alzando la voce ma anche facendo da esempio. L’autorevolezza è quello che fa la differenza ma più si cresce come allenatori e più bisogna essere autorevoli e allo stesso tempo farsi capire”.

Il calcio non è fatto di sola tattica: “Insegnare il calcio per me significa anche insegnare regole, come il saper stare insieme. Questo fa la differenza”. E nel suo caso, significa anche insegnare il senso d’appartenenza: “Soprattutto attraverso i principi come l’amicizia, il rispetto, il coraggio, voler raggiungere un obiettivo con tutte le proprie forze. Oggi fare gli allenatori non è semplice perché i ragazzi rischiano di perdersi dietro a tante distrazioni. Riuscire a trasmettere il senso di appartenenza si può, soprattutto con i più piccoli, ma bisogna lavorare tanto soprattutto su questi concetti. A volte serve anche far sentire ai ragazzi il profumo della maglia attraverso l’approccio con categorie superiore o facendoli venire più spesso allo stadio”.

La squadra viene da una bella vittoria per due reti a zero contro il Lecce: “Abbiamo recuperato fiducia. Venivamo da un periodo particolare in cui avevamo raccolto pochi punti nonostante la squadra aveva sempre dimostrato di essere sul pezzo. La vittoria ha dato morale, fiducia ed ha dimostrato ai ragazzi che per arrivare insieme alle vittorie bisogna essere squadra in campo e non solo. Questo ci può dare qualcosa in più per il proseguo del campionato”.

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