Federiconi: “Gruppo e alchimia gli elementi più importanti in una squadra”

25 Gennaio 2020

La giovanissima ragazza che da qualche mese veste la maglia biancorossa racconta la sua storia. Il suo giocatore preferito? Gioca nel Barcellona.

Susanna Federiconi sa bene cosa significa bruciare le tappe: da quando è approdata al Perugia Calcio Femminile nell’agosto 2019 ha giocato con l’Under 17, la Primavera ed è stata chiamata anche in prima squadra dove è subito stata protagonista. Per arrivare a questo punto la classe 2002 ha dovuto sudare molto: “Ho iniziato a giocare a 5 anni con i maschi in una squadra vicino casa a Baiano, il Superga 48. Poi sono andata allo Spoleto dove sono rimasta per 7 anni. Dopodiché ho giocato a calcetto prima con la squadra di calcetto della Ternana e con il Picchi”.

Il passo successivo è stato il Perugia: “La prima partita in biancorosso è stata con la Primavera in trasferta a Napoli. L’emozione fu tanta perché avevo indosso una maglia importante, ho sempre visto il Perugia come una squadra di spessore e di altissimo livello. Con la prima squadra, invece, ho esordito contro la Riozzese. É successo tutto molto in fretta. Da una settimana mi stavo allenando con la prima squadra e poi ho giocato titolare. Sono stata contenta perché il mister mi ha dato subito fiducia ma al tempo stesso sapevo che mi era stato dato un compito importante. È stato motivo d’orgoglio”. Alla seconda presenza con la prima squadra è arrivato anche il gol risultato decisivo per l’1-2 finale: “C’era un calcio d’angolo per noi. In settimana avevamo provato uno schema che abbiamo eseguito, ho colpito il pallone di testa e ho segnato. Ricevere l’affetto delle compagne di squadra è stato bello”.

Nel corso degli anni Susanna ha cambiato posizione in campo: “Quando giocavo con i maschi ero un difensore centrale, quando ho cominciato a giocare in gruppi completamente femminili mi hanno spostato sulla trequarti”. Proprio al mondo delle squadre miste è legato un momento prezioso nella carriera calcistica di Susanna: “Il mio ricordo più bello legato al calcio è l’ultima partita disputata con i maschi. Giocare con loro mi ha fatto crescere tanto, è stato davvero emozionante perché sapevo che sarebbe stata l’ultima gara”.

La partita perfetta per Susanna non è tanto una questione di schemi ma di atteggiamenti: “La cosa importante è che la squadra sia unita e che ci metta cuore e grinta. Il gruppo, l’alchimia con le compagne, l’aiutarsi a vicenda secondo me sono le cose più importanti in una squadra”. Mentre dal punto di vista personale Susanna sa quale deve essere lo step successivo: “Sono poche settimane che mi alleno con la prima squadra per cui ancora mi manca un po’ di ritmo. Da questo punto di vista la differenza con la Primavera è davvero grande. Vorrei migliorare questo aspetto. Dal punto di vista tecnico si può sempre fare di più”. Susanna si ispira a “Frenkie de Jong del Barcellona perché è un ragazzo giovane e ha grande personalità e tecnica. Credo che nei prossimi anni ne sentiremo parlare molto”.

Nonostante i grandi impegni calcistici Susanna riesce ad avere la vita di una qualsiasi ragazza della sua età: “Quando non mi alleno studio perché faccio il quarto anno del liceo scientifico, poi ovviamente esco con gli amici. Mi piace anche guardare le serie tv, la mia preferita è La casa di carta“.

Foto Tuteri. Riproduzione vietata.

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